giovedì 20 marzo 2014
care amiche, abbiamo già parlato del fatto che ad ogni stagione è bene abbinare determinati fiori. Vediamo più nel dettaglio come comportarci. Proviamo a partire dalla stagione in cui verranno celebrate le nozze:
l'Autunno è la stagione della vendemmia, delle foglie che cambiano colore, adatto quindi a tonalità caldee intense come il bordeaux, il bronzo, l'oro, il rame e tutte le sfumature del verde scuro sino al marrone/oro.
L'Inverno è adatto a colori regali come quelli delle pietre preziose come il rosso (caratteristico anche delle festività natalizie).
La Primavera è la stagione in cui la natura rinasce dal lungo inverno, sono adatti quindi tutti i colori tenui, pastello o addirittura il total white;
l'estate, infine, è il trimestre del caldo, del sole, del mare, via libera quindi a tutti i colori che ci ricordano queste piacevoli situazioni.
Ne abbiamo già parlato ma andiamo più nel dettaglio sui fiori più adatti ad un matrimonio: calle e gigli di forma tubolare, ne esistono di vari colori e misure; ortensie ricordano le nuvole leggere e vaporose, il colore va dall'azzurro al viola passando per il rosa e il bianco.
Orchidee, fiori rari per antonomasia, basta un rametto per arricchire una composizione. Peonie, al contrario delle ortensie, hanno uno splendido profumo e un colore che va dal bianco al magenta.
Tulipani bellissimi, dai mille colori e dimensioni non sempre reperibili sul mercato, certo ptreste sempre farli arrivare dall'Olanda ma potrebbe essere un salasso...Vediamo infine le Bocche di Leone dal lungo stelo e un grappolo tubolare di fiorellini. Ne esistono dal bianco al rosa, bronzo sino al rosso porpora.
Care amiche un altro argomento a cui pensare.....(tratto da Carrie Denny, La sposa manuale d'istruzioni)
domenica 16 marzo 2014
...ad ogni ora il suo pasto...
Bene mie care abbiamo parlato dell'organizzazione del matrimonio nei 12 mesi precedenti il Big Day; tra le varie voci ovviamente abbiamo inserito la scelta della data.
Su un argomento abbiamo però sorvolato, l'orario in cui si svolgeranno cerimonia e rinfresco per gli ospiti.
Vediamo un pò...Se le vostre nozze si svolgeranno di mattina potete optare, in base a budget e gusto personale, tra due opzioni: il pranzo e l'innovativo e molto in voga brunch.
Inutile dilungarsi sulle caratteristiche del tipico pranzo di nozze: ci si siede a mezzodì per non rialzarsi alle 18, portati via in barella per eccesso di cibo o in manette, per aver accecato, con un bottone della camicia lanciato tipo Schuttle, il commensale che sedeva di fronte a voi.
Passiamo al Brunch sicuramente da servire tramite un buffet in cui o vi servirete da soli, o solerti camerieri si occuperanno di riempire i vostri piatti bicchieri o tazze che siano. Il Brunch è un pasto che viene servito generalmente tra le 10:00 e le 12:00, ed è composto da tutti gli elementi tipici di una colazione dolce, con l'aggiunta di carni fredde, salumi, formaggi, torte (dolci o salate) o frutta.
La tradizione del brunch deriva principalmente dagli Stati Uniti. La sua diffusione è dovuta soprattutto alla comodità di un pasto meno formale di una colazione o un pranzo, assieme alla possibilità di servirsi da un buffet sul quale è lecito proporre qualunque tipo di cibo, dolce o salato che sia.
Un brunch può consistere di tutti gli elementi tipici di una colazione all'inglese o americana (bacon, uova, prosciutto, frittelle), frutta, pasticceria varia. Tra la "pasticceria varia" si annoverano: frittelle di zucca, plumcake di yogurt con gocce din cioccolata, biscotti vari, muffin ai mirtilli, brioche con cioccolato o marmellata.
E' possibile proporre arrosti di carne bovina o bianca, gamberetti e pesce affumicato (salmone, aringhe), insalate di verdura.
Del resto quando si pensa ad una colozione all'americana vengono subito in mente bacon saltato in padella, pane abbrustolito, uova strapazzate, patate al forno e funghi.
Dolce e salato si possono alternare con spremute d'arancia, succhi di vari frutti.
Il brunch è la soluzione ideale per coppie giovani con ospiti che non vogliono essere "legati ad un tavolo per delle ore", è una soluzione alternative che lascia la massima libertà di movimento. Mi Piace!
PS. grandiosa l'idea di proporre dei finger food!
giovedì 13 marzo 2014
Se una rondine non fa primavera, figuriamoci una stella alpina...
....questo amiche e amici per ricordarvi che ognii fiore ha la sua stagione. Oggi parliamo fi fiori.
Certo amiche il fiore piu' bello nel grande giorno sarete voi, ma sono poche quelle di noi che rinuncerebbero ad allestire il luogo della cerimonia e la location con magnifici fiori.
Vediamo un pochino do vìsono indispensabili: il bouquet, classico a
ccessorio composto in toto da fiori, solitamente rose disponibili sul mercato per 365 giorni l'anno. Altri fiori sicuramente li userete per la chiesa o la sala consiliare in cui verranno celebrate le nozze.
Sicuramente è più dispendioso e complicato allestire una chiesa, abbiamo infatti l'altare, le gradinate e per le più romantiche, fiori e nastri anche nella navata centrale a sottilineare l'ingresso della sposa.
Per quanto riguarda la location, se si tratta di un pranzo seduti, i fiori si troveranno come centrotavola e nei punti salienti come ad esempio l'angolo dei bom bom, quello della torta, il tavolo degli aperitivi l'angolo dei regali e delle bomboniere.
Per quanto riguarda la chiesa, essendo molti gli angoli da addobbare vi consiglierei un fiore assai simile alla rosa ma molto più economico: il "lisiantus". Quello bianco (eustoma russell.'Charm wit') è disponibile sul mercato da aprile a settembre, quelli nelle tonalità giallo, rosa, viola, striato si trovano praticamente tutto l'anno.
Bellissime composizioni magari per un matrimonio in stile country o shabby chic, le gerbere e i girasole, magari con del velo da sposa o delle foglie di felce.
Molto romantico un allestimento con i lilium, lasciamo quelli bianchi per le prime comunioni, concentratevi invece sul rosa rosso, aranciane, bianco con striature, farete un figurone.
Non dimenticate amiche il classico fiore delle spose: le calle, gialle, arancioni, viola rosse e infine bianche....uno spettacolo!
Per quelle di voi che non amano i fiori recisi suggerirei o piante sempreverdi come edere o piante di orchidee magari posizionate dentro le gabbiette tipiche dei matrimoni, o fiori finti (se ne trovano di bellissimi che arrenderanno, tranne che per i profumo, quanto dei fiori veri).
Qualunque scelta voi facciate, orientatevi con eleganza buon gusto e mi raccomando non siate eccessive, ricordate che quel giorno la scena e gli occhi dovranno essere puntati su di voi....
venerdì 7 marzo 2014
Chi buttiamo dalla torre?
Eh si amici alla fine arriverete proprio al fatidico quiz: chi tra due ospiti indesiderati è il meno peggio e chi invece finirà giù dalla torre? Sperando che la vostra lista invitati sia finita prima che cominci una faida intra familiare, eccovi qualche consiglio per orientarvi nella difficile scelta di stilare l’elenco.
Tutto può il dio denaro, è proprio partendo dal budget da destinare a location di conseguenza, catering, che dovrete partire. Se avete a disposizione 5000 euro non potete pensare di invitare duecento persone ad una cena in una villa storica.
Quindi il numero degli invitati lo stabilirete in base a catering e location (come capienza). Poniamo il caso che la location possa ospitare circa centocinquanta persone, sicuramente avrete una lista di inviati che possiamo definire non trattabili, come ad esempio le compagne del liceo diventate amiche per la vita, o i compagni della squadra di calcetto del futuro sposo con cui vive emozioni più forti che con voi, assolutamente non escludibili dall’evento. Ci sono poi i parenti stretti gli amici dei singoli sposi e quelli in comune. Ricordate che qualche posticino dovete lasciarlo anche per gli invitati dei vostri genitori e di quelli dello sposo. Vi ho viste, state storcendo il naso….che vi importa starete pensando della vicina della cognata della nuora del nipote della vostra futura suocera?!
A voi niente, ma alla vostra futura suocera si, e visto che probabilmente una parte cospicua del matrimonio lo sta pagando lei per rendere felice il suo “bambino”, e mie care allora vi tocca. Per essere equi ed evitare inutili favoritismi o discussioni fate cosi: sottraete i posti della location a quelli degli ospiti non trattabili. Rimarranno si e no una cinquantina di posti. Democraticamente assegnatene venticinque ai vostri genitori e venticinque ai vostri futuri suoceri. Nota dolente: i bambini.
A parer mio sono adorabili e non dovrebbero mancare una soluzione può essere ingaggiare una babysitter/animatrice che si occupi di loro, destinerei inoltre un tavolo a parte e contratterei col catering un menù meno elaborato, più sano ed economico da destinare ai piccoli invitati. Un’ altra riga la riserverei agli ex, non parlo di quella strega che aveva reso il vostro futuro maritino un alce, certo che no lei al massimo può essere invitata ad un raduno del VVF col nuovo Bambi che si porta dietro. Parlo degli ex di una vita prima quelli che negli anni sono diventati buoni amici. Se vi lega loro un rapporto profondo non esitate ad invitarli e permettete la medesima cosa al vostro lui. Un pensiero infine al prozio che ogni tanto alza il gomito, non potete non invitarlo e nemmeno che come regalo di nozze diventi astemio per non farvi fare brutta figura. Per limitare i danni fatelo sedere in un tavolo con delle belle signore magari vedove, vedrete sarà lui stesso che per fare il galletto non alzerà la gradazione alcolica nel sangue. E come sempre….in bocca al lupo!
mercoledì 5 marzo 2014
Amici avrete capito che mi emoziono con una certa facilità. Ma c'è una cosa che mi entusiasma oltre modo: un capolavoro. Voi direte "chissa' Stefy di cosa parlerà oggi?! Il David, la Cappella Sistina la Gioconda?" No miei cari, ciò che ultimamente mi ha lasciata letteralmente senza fiato è stato vedere una fetta di Torta Arcobaleno. Vediamo la ricetta.... Come definire questa torta se non TROPPO-BELLA-PER-ESSERE-VERA? Basta guardarla per mettersi a ridere e sentirsi felici! La torta Arcobaleno è stata inventata nel 2010 dalla giovane blogger americana Kaitlin Flannery in onore di un’amica che lasciava il college. Potete realizzarla nei sei colori classici (giallo, arancione, rosso, azzurro, viola, verde: l’arcobaleno ne ha solo sei, l’indaco viene aggiunto “d’ufficio” per arrivare a sette, da sempre numero simbolico) . Ingredienti per le sei torte: 225gr burro a temperatura ambiente 470gr zucchero 5 albumi a temperatura ambiente 2 cucchiaini estratto di vaniglia 375gr farina 00 4 cucchiaini lievito ½ cucchiaino sale 350ml latte tiepido coloranti in gel (in liquido renderebbero poco): rosso, arancione, giallo, blu, viola, verde. Ingredienti per il frosting al burro e meringa svizzera: 14 albumi 550gr zucchero 680gr burro a cubetti, a temperatura ambiente ma di consistenza ancora ferma 3 cucchiaini di estratto di vaniglia oppure di limone Metodo per le torte: Preparate quante più teglie da 22cm possedete foderandole con carta-forno imburrata. Accendete il forno a 170°. Setacciate insieme la farina, il sale e il lievito. Preparate gli albumi in una ciotola. Pesate il recipiente in cui state per unire tutti gli ingredienti per fargli la tara, così potrete poi dividere il composto in sei parti pesandole con precisione. Usando una planetaria o una frusta elettrica sbattete il burro e lo zucchero finché non sono bianchi e schiumosi. Sempre sbattendo aggiungete poco albume per volta, poi la vaniglia, poi metà della farina, poi metà del latte, l’altra metà della farina e infine il resto del latte. Dividete la pastella in sei ciotole e aggiungete i coloranti ad ognuna servendovi di uno stuzzicadenti: ne basta poco, ma tenete a mente che il colore che vedete a crudo è lo stesso che otterrete dopo la cottura e che questa torta deve essere sgargiante. Ciotole di pastella colorata Amalgamate bene e versate nelle teglie. Cuocete in forno per 15 minuti. Lasciate raffreddare le torte su una griglia per 10 minuti, poi sformatele. Fate raffreddare bene in frigo le torte per poter meglio pareggiare i top tagliandoli via con un lungo coltello da pane: avrete meno briciole e un taglio più preciso Metodo per il frosting al burro e meringa svizzera: Cuocete gli albumi sbattendoli con lo zucchero su fuoco medio-basso (il metodo classico richiede di farlo a bagnomaria, ma se non lasciate mai la pentola funziona anche questo, ed è più veloce): quando lo zucchero si sarà sciolto (testate la consistenza tra due dita: se è setosa è pronto) trasferite tutto in una grande ciotola o nella planetaria, azionate le fruste elettriche e sbattete finché il composto non arriva a temperatura ambiente (toccate la superficie esterna della ciotola). Ci vorranno circa 10 minuti. Ora avete una meringa pastorizzata a cui aggiungere man mano i cubetti di burro, sempre frustando; attenzione alle temperature: se la meringa è ancora tiepida o il burro troppo morbido la crema avrà un aspetto grumoso e sembrerà impazzire. Mettetela allora in frigo per 15 minuti e riprendete fino ad esaurimento del burro. Aggiungete infine l’aroma di limone. Il segreto di questa crema setosa, poco dolce ed estremamente versatile sta nella costanza di chi frusta: è letteralmente uno sbattimento perché richiede 20 minuti di attenzione costante e, se pensate di farla a mano, anche di un polso bionico. Visto l’impegno che richiede è bene sapere che chiusa ermeticamente si mantiene in frigo fino a otto giorni e in freezer fino a otto settimane. Prima di usarla riportatela a temperatura ambiente e sbatttetela con al frusta elettrica per cinque minuti Fotografie e ricetta tratte da cakemania.com
martedì 25 febbraio 2014
Immaginate di aver appena pronunciato il fatidico "Si", di aver scattato le foto di rito e adesso di essere in auto teneramente accoccolata al vostro neo sposo e di esservi appisolata per qualche minuto. Non conoscete la destinazione preciso del breve tragitto. Vostro marito infatti ha insistito molto per potersi occupare lui della location. Una sorpresa si ma chissa' quel pasticcione cosa avra' combinato. Unica informazione: destinazione Donori. Piccolo paesino lungo la strada statale 554 (svoltate a dx per Dolianova) e dopo pochi km riaprendo gli occhi vi troverete alle porte del paradiso. Ad accogliervi ulivi centenari, colonne di granito, un prato curatissimo, una veranda rustica ma elegante e una sala enorme pronta ad accogliere tutti i vostri inviatati. Questa volta quel pasticcione ci ha azzeccato..... e' proprio un posto da sogno. Gli allestimenti tutti sulla totalità del giallo, il tableau elegantissimo, l'angolo dei dolci poi..... e la torta! Quella Carla ci sa proprio fare.....La serata si svolge al meglio gli ospiti cantano e ballano, il cibo è buonissimo e lo staff assolutamente elegante e professionale. Si essersi affidati al www.karalisevents.com e ai suoi collaboratori tra cui lo chef de range Maurizio e l'aspirante wedding Stefania mi hanno davvero reso felice
sabato 22 febbraio 2014
12 mesi di preparativi. ......
Sogno o son desta??? Se, come dice il titolo, non si tratta di un sogno ma della realtà, ragazze mie è ora di rimboccarsi le maniche. Ricapitolando: lui ieri sera dopo aver cucinato per voi una cenetta squisita e aver servito il tutto con la maestria di uno chef de range, si è inginocchiato ai vostri piedi, e dopo essersi schiarito la voce vi ha chiesto di essere sua moglie. Dopo lo choc iniziale qualora la vostra risposta sia stata un SIIIIIII!!!.....è ora di darsi da fare. Se insieme avete deciso la data, sappiate per esperienza che è l’unica cosa nella quale avrà voce in capitolo, ad un anno di distanza dal grande giorno è necessario anche decidere dove verrà celebrata la cerimonia. Non sarebbe carino infatti stampare le partecipazioni e dare il bando in lungo e in largo per poi scoprire che il luogo da voi scelto per la cerimonia è già impegnato da un’altra coppia più previdente. Oltre al luogo della cerimonia sarebbe opportuno capire quali documenti vanno preparati e, qualora vi sposiate in chiesa, cosa si aspetta il parroco da voi; prevede che voi partecipiate assiduamente ad un corso prematrimoniale o essendo più comprensivo chiuderà un occhi sulle eventuali assenze?!Nove-dieci mesi prima, una volta fissata la data e stabilito il luogo della cerimonia, è necessario iniziare a visitare qualche location. Mi raccomando scegliete quella più consona ai vostri gusti ma soprattutto al vostro budget. Inutile innamorarsi di una villa storica se il vostro gruzzolo vi consente appena il ristorante più economico del circondario. Questo non vuol dire che con un pizzico di fantasia e buon gusto anche una location economica si possa comunque trasformare in un posto da sogno. Ricapitolando: dichiarazione, data, chiesa e location. Una volta decisa la location come sceglierete di ringraziare i vostri ospiti? Pranzo, cocktail o buffet? Scegliete le musiche per la cerimonia e per il ricevimento.Sei mesi prima è arrivato uno dei momenti più emozionanti: la scelta dell’abito e via……con un seguito degno del presidente degli USA per una tournè di tutti i negozi in cui campeggi qualsiasi cosa di bianco. Come già detto qualche post fa in relazione alla propria fluente chioma, è necessario organizzare un programma di bellezza in cui includerei una scheda di attività fisica per perdere quei due kiletti di troppo che potrebbero non far chiudere ma saltare, quei delicatissimi bottoncini in raso, degli appuntamenti periodici con estetista e parrucchiere per cura dei capelli e del corpo e magari un salto da un bravo nutrizionista che vi compili una dieta disintossicante e rigenerante. Ultima cosa decidere, questa volta col futuro sposo, la destinazione della luna di miele che molto probabilmente diventerà parte integrante della lista nozze. Cinque mesi prima stilare la lista degli invitati e ordinare le partecipazioni. Anche qui non è necessario spendere una fortuna si può spaziare dalle partecipazioni ordinate in copisteria, su internet o anche realizzate in casa con della bella carta e una buona stampante.Tre mesi prima fate un giro con lo sposo per scegliere ed eventualmente ordinare le fedi. Ce ne sono davvero per tutti i gusti: tonde, squadrate, bombate in oro bianco giallo o rosa, in platino, con o senza diamanti incastonati. Esistono svariate march piuttosto note che hanno sul mercato fedi meravigliose. Se volete qualcosa di unico ad un prezzo vantaggioso o usate la linguetta della coca-cola o andate da un orafo di fiducia. Oltre alle fedi dovrete contattare un catering o definire il menù con il ristoratore, scegliere le bomboniere, gli accessori e il fotografo.Due mesi prima spedire o recapitare le partecipazioni e comunicare ai testimoni che saranno i vostri testimoni. Potrebbero offrirsi di regalarvi le fedi, sarebbe di buon gusto, una volta deciso quali anelli campeggeranno sul vostro anulare ad eternum, mostrarle ai testimoni che salderanno in seguito. Un mese prima organizzare il tableau mariage, fare la prova generale dell’abito del parrucchiere e mani/pedicureDue settimane prima definire i tempi della giornata e comunicarli ai congiunti, se tenete tutto per voi gli altri saranno un po’ spaesati. A questo punto i giochi sono fatti, spero che la vostra ginnastica abbia fatto effetto perché siamo all’ultima prova dell’abito. Una settimana prima fate un giro di telefonate con il wedding flore, il pasticcere, lo chef. Ritirate le bomboniere.Il giorno prima inalate ogni cinque minuti degli estratti di camomilla che calmino i vostri nervi sicuramente tesi come corde di violino. E’ arrivato il grande giorno state tranquille andrà tutto benissimo avete avuto un anno di tempo per organizzare tutto al meglio. E adesso….. un bel respiro profondo e via… ta ta ta ta, ta ta ta ta AUGURI!
giovedì 13 febbraio 2014
.....ci vorrebbe un miracolo
Certo care amiche se vi accorgete una settimana prima del fatidico "si", che la vostra chioma assomiglia ad una vecchia scopa increspata, un miracolo è proprio quello che vi serve. Quando la vostra dolce metà inginocchiandosi ai vostri piedi vi chiede in sposa, oltre a rispondere ovviamente di si, di questi tempi se avete trovato un uomo serio e rispettoso, che vuole trascorrere il resto della sua vita con voi, non lasciatelo scappare, dicevo, subito dopo fissate un appuntamento col vostro hairstylist (il buon vecchio parrucchiere) di fiducia. Infatti non si puo sperare di avere capelli belli e lucenti se non ci si prende cura di loro in tempo utile. Suggerirei, sia che abbiate capelli lunghi o corti, di spuntarli leggermente per togliere le eventuali doppie punte. Esistono poi dei prodotti che, usati regolarmente, tendono a rinforzare il capello come le fiale con isoflavoni di soia che contrastano la caduta e la tendenza all'assottigliamento, favoriscono inoltre la produzione di elastina e collagene. Parliamo poi del colore, care amiche se siete arrivate all'età adulta senza aver fatto strani esperimenti sulla vostra chioma, perché iniziare proprio adesso???? Appunto non fatelo. Quindi, immaginiamo siate arrivate con una chioma lunga, folta e fluente, in prossimità della data delle nozze, sarete voi ad indicare al parrucchiere le vostre preferenze per l'acconciatura.
I capelli lunghi si prestano a molteplici soluzioni, iniziamo con una morbida treccia centrale e un fermacapelli gioiello, sarete divine. Altra acconciatura sempre con una treccia, ma laterale, dona un fascino retrò. Se poi alla treccia unite un fiore delicato, il gioco è fatto. Di gran moda la ponytail (ben più nota coda di cavallo), sia col capello liscio che cotonato sul capo. Per le giovanissime infine o il capello sciolto magari con una coroncina di fiorellini bianchi o un semiraccolto. Ah dimenticavo intramontabile vintage, capelli sciolti con boccoli morbidi. Ve lo assicuro sarete delle spose splendide, e nel mio cuore questa rimarrà l'acconciatura che mi farà sempre emozionare come il 10 agosto 2913.....
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sabato 8 febbraio 2014
E adesso puó baciare la sposa...
E così lo sposo solleva il velo e “Ahhhh” cade a terra stecchito. E si amici vi siete mai chiesti da dove derivi l’uso del velo abbinato all’abito da sposa?! Voi forse no, ma io che sono una persona piuttosto curiosa ho fatto un po’ di ricerche. Immaginate di essere nei panni del “ragionier Ugo Fantozzi” e di avere una pargoletta ormai in età da marito. Ve la ricordate la piccola Mariangela, la scimmietta di casa? E chi se la dimentica….. Nell’era pre-internet quando l’unico mezzo di comunicazione erano le lettere ed al massimo le prime telefonate, spesso ci si sposava per corrispondenza. Si rispondeva ad un annuncio sul giornale e si otteneva l’indirizzo del cugino della cognata della sorella della nuora della vostra vicina di casa, e il gioco era fatto. Si sa che con le parole si possono descrivere meraviglie, e se poi l’incauto futuro sposo, chiedeva una foto, si poteva sempre inviare al posto della propria quella di un’amica ben più carina. A quel punto intervenivano i genitori per organizzare le nozze, si trattava solo di tenere celata ancora per un po’ l’immane bellezza della futura sposa agli occhi del fidanzato. E così ritorniamo all’inizio del nostro racconto, gli accordi sono stati presi, la cerimonia entra nel vivo, la marcia nuziale risuona nell’aria, il ragioniere fa il suo ingresso prendendo sotto braccio la propria bambina ormai donna ancora nascosta sotto un pesante velo, la cerimonia inizia e giunge il fatidico momento in cui i due non sono più singoli individui ma una coppia a tutti gli effetti, il cerimoniere pronuncia la fatidica frase “vi dichiaro marito e moglie, può baciare la sposa”. Lo sposo finalmente solleva il velo e scopre che quella che si sveglierà accanto a lui negli anni a venire non è certo una bellezza rara, piuttosto una rarità di indefinita specie…..Ovviamente tutto ciò è piuttosto enfatizzato, ma le origini del velo sono proprio queste. La famiglia della sposa, in un matrimonio combinato non poteva permettersi che un fattore come l’aspetto fisico mandasse all’aria le nozze. In età greca e romanica veniva posto sulla testa della coppia un velo “flemmum” di colore rosso o giallo considerato di buon auspicio. In epoca più moderna l’abito bianco unito al velo indicano purezza.Un caso a parte è rappresentato dalle nobildonne che non possono entrare in chiesa col capo scoperto. Rimarranno nella storia i volti velati di Grace Kelly e di Kate Middleton.E con questo è tutto a presto amici….
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martedì 4 febbraio 2014
…. gioia e dolore, aimè, sarò una damigella d’onore ….
Se poi, come me, sei sintonizzata su un solo canale televisivo, real time, il gioco anzi, la tragedia, è fatta. Parrebbe che più una cosa è temuta tanto più ci balza agli occhi. Da quando la mia sposa mi ha chiesto di essere la sua damigella/testimone, in TV hanno trasmesso a tutte le ore programmi che parlavano di nozze e di…damigelle. Ovviamente le creature immortalate nelle puntate erano tutte altissime, magrissime, bellissime (mi ricorda una pubblicità, ma si trattava di acqua), ed io invece sono più simile ad una puffetta. Ma a tutto c’è rimedio… dopo aver girovagato per negozi in cui la taglia massima era la 40!!!! Ho trovato un atelier e in particolare una fatina buona che con dolcezza e un pizzico di ironia mi ha aiutato, prima ad infilare una guaina che oltre a togliere due taglie ti toglie anche due anni di vita, e poi cerca che te ricerca, mi ha proposto un vestito fenomenale: sgargiante al punto giusto. Guarda caso l’altra damigella, un’acciughina, era vestita di una tonalità di colore leggermente diversa dalla mia, quindi sembravamo Stanlio e Olio (lascio immaginare a voi quale dei due ero io), però eravamo davvero chic. E allora che la festa abbia inizio.
Tutto ciò amiche per dirvi che in Tv e sulle riviste troviamo tantissimi spunti ma non fermiamoci a questo. Se la sposa ha chiesto proprio a noi e a nessun altro di esserle accanto quel giorno il motivo va ben al di là di un abito o di una sfumatura di blu, rosa o verde che sia, il motivo per cui l’ha fatto è perché noi siamo per lei persone speciali con cui ha condiviso gioie e dolori sorrisi e lacrime. E allora quel giorno concentriamoci solo su questo….sull’amore che ci unisce a questa persona splendida.
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http://bridesmaidsideas.com/vintage
lunedì 3 febbraio 2014
..questa è la pasticceria da Carlo, ogni settimana sforniamo torte e capolavori di ogni tipo... Il nostro forno è il migliore. Ed io sono Buddy '' IL BOSS DELLE TORTE ''
Scommetto che leggendo questa frase molti di voi staranno sorridendo nell’immaginare il Boss in posa davanti ad una delle sue meravigliose torte. Facciamo un passo indietro, ieri abbiamo trattato le Wedding cakes, accennando solo di sfuggita all’indiscusso re della pasticceria americana, oggi il nostro argomento sarà proprio lui: Buddy.
Bartolomeo “Buddy” Valastro, noto anche con l’etichetta de “il boss delle torte” ha origini siciliane e appena può, tira fuori la sua vena sicula e la sua allegria compagnona nella pasticceria Carlo’s, fondata nel 1910 da Carlo Guastaferro e acquistata nel 1964 da Bartolo “Buddy” Valastro Sr., padre del boss. Buddy Valastro ha 36 anni ed è il pasticciere più famoso del mondo grazie al primo reality show andato in onda su “Real time” . Buddy lavora ad Hoboken, nel New Jersey, è sposato con Elisabetta “Lisa” Belgiovine, ed ha quattro figli: Sofia, Buddy , Marco e Carlo Salvatore. La madre Maria Pinto, è di Altamura, “la città dove sfornano il pane più buono del mondo” come la definisce Buddy, mentre il padre Bartolo, ha origini liparesi e lui ama le arancine, la cassata siciliana e la pizza (http://www. siciliainformazioni.com/ sicilia-informazioni/45155/ buddy-valastro-io-siciliano- boss-mondiale-delle-torte)
Proprio così amici nelle vene di Buddy non scorre solo cioccolato ma anche sangue italiano. Per quelli di voi che, come me, lo seguono da tempo, questa è cosa nota. Ma non solo Buddy ha origini italiane, gran parte del suo staff è composto da italo-americani. Perché Buddy è diventato un fenomeno? Sicuramente per le sue straordinarie capacità come pasticcere ma non solo. Lo caratterizzano infatti un’innata simpatia una verve tipica di noi italiani e proprio come noi è capace di riuscire a sdrammatizzare anche le situazioni più difficili, sia che si tratti di catastrofi naturali così come dinanzi agli errori dei suoi pasticceri in erba.
Negli anni la sua attività è progredita enormemente, attualmente lavorano per lui circa 170 persone. Il salto di qualità è avvenuto col passaggio della produzione, dalla piccola pasticceria sita ad Hoboken, sino alla vera e propria produzione industriale dell’ Lakawanna. Buddy negli anni ha realizzato davvero (come dice lo spot), torte di ogni tipo. Ad oggi la sua non si può definire soltanto una fabbrica di dolci; pensando a lui mi viene in mente Willy Wonka che dentro la sua fabbrica di cioccolato ne combinava davvero di tutti i colori. Certo Buddy non ha degli “Umpa Lumpa” ad aiutarlo, ma falegnami saldatori scultori che rendono davvero le sue “opere” speciali.
http://www.pinterest.com/carlosbakery/wedding-ideas/
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